"Come sempre rispettiamo l'indipendenza dell'autorità giudiziaria e siamo qui per festeggiare la scarcerazione".

C’era anche il governatore Christian Solinas ad accogliere a Bancali la liberazione di Carles Puigdemont, l’indipendentista catalano fermato ad Alghero sulla base di un mandato di arresto europeo deciso dalle autorità spagnole per reati contro l'ordine e la sicurezza pubblica nazionale: "L'arresto ha rattristato tutti – ha detto il presidente della Regione, contestato davanti al carcere da alcuni indipendentisti – in primo luogo i sardi per l'atavica ospitalità di questa terra che da sempre è luogo di confronto, libertà e culture e che ha con il popolo catalano sentimenti di fratellanza”.

Puigdemont è ora libero di lasciare la Sardegna e l'Italia. La Corte d'Appello di Sassari non ha previsto restrizioni, anche se l'udienza per decidere l'estradizione è stata fissata per il 4 ottobre. E se per quella data l'ex presidente della Catalogna non fosse reperibile, il caso dovrà concludersi per l'Italia con una pronuncia di non luogo a procedere.

"La Spagna non perde mai l'occasione di mettersi in ridicolo”, ha twittato il leader indipendentista appena uscito da Bancali. Giovedì sera era arrivato ad Alghero, comunità di lingua e cultura catalana, con un volo da Bruxelles: ad attenderlo, c'era il suo amico Joan Adell, ex responsabile della sede algherese della Generalitat de Catalunya. Insieme sarebbero dovuti andare a cena ma, al terminal Riviera del Corallo, la Polizia ha trasferito l’ex presidente catalano nel carcere di Sassari, in attesa dell'udienza di convalida che si è tenuta ieri alle 15.

La notizia del suo rilascio ha rallegrato la cerimonia di apertura della 33ª edizione dell'Aplec International: "L'Adifolk resterà una festa dell'identità con un significato ancora più profondo – ha commentato il sindaco di Alghero Mario Conoci – quella giudiziaria non è mai la strada giusta per risolvere i problemi e dialogare con i popoli. Ci dovrebbe essere un intervento dell'Europa, che finora non c'è stato”.

Puigdemont con alcuni indipendentisti sardi nel 2017 (Archivio L'Unione Sarda)
Puigdemont con alcuni indipendentisti sardi nel 2017 (Archivio L'Unione Sarda)
Puigdemont con alcuni indipendentisti sardi nel 2017 (Archivio L'Unione Sarda)

LA SOLIDARIETA’ – La notizia dell’arresto aveva lasciato sgomenta la comunità di Alghero, che ieri in maniera spontanea si era radunata davanti al monumento dell'Unità della lingua, in piazza Porta Terra, per esprimere la vicinanza a Puigdemont. Associazioni culturali e semplici cittadini con in mano le bandiere a strisce rosse su sfondo dorato e un fiocco giallo appuntato al petto, simbolo della solidarietà agli indipendentisti catalani.

"Dopo quattro anni di lotte pensavamo che questa vicenda fosse conclusa –  le parole di Stefano Campus, presidente dell'Omnium Cultural de l'Alguer – È stata una imboscata, nella grande festa del folclore catalano”.

(Unioneonline)

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