Le lingue della Sardegna nel progetto "Limbas" della Fondazione Maria Carta
L'iniziativa intende tutelare il ricco patrimonio linguistico isolanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sassarese, campidanese, gallurese ma anche algherese e tabarchino: la Sardegna offre non solo una grande varietà di tradizioni ma anche di lingue. La Fondazione Maria Carta intende tutelare il patrimonio linguistico, per questo lancia due filmati in sardo e nelle altre lingue parlate nella nostra regione, con testimonial d’eccezione della musica e della cultura dell’isola e con i bambini, protagonisti della Sardegna di domani.
«Se non riesci a parlare e a pensare con la tua stessa lingua non sei niente», diceva sempre Maria Carta. Ma la lingua per continuare a esistere ha necessità di essere utilizzata costantemente, la pratica è la linfa vitale che ne assicura la sopravvivenza. La campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione vuole mettere in risalto, con pari dignità, le due varianti principali del sardo, il logudorese e il campidanese, insieme alle altre lingue classificate come alloglotte, ovvero le varianti del gallurese e del sassarese insieme al tabarchino e all’algherese-catalano, per mettere in evidenza la libertà riconosciuta a ciascuno di parlare e scrivere utilizzando la lingua appresa dai propri avi.
Il primo filmato vede come interpreti personaggi conosciuti: Gigi Camedda, Alessandro Pili, Maria Giovanna Cherchi, Salvatore Maltana, Gino Marielli e Luigi Pomata. Il secondo video è caratterizzato dalla presenza di alcuni bambini (Agnese, Alice, Tobia, Diego, Martina e Samuel) che rappresentano il futuro della Sardegna i quali, con grande naturalezza, parlano la lingua sarda e tutte le diverse varianti prima richiamate. Al termine di entrambi i video è la voce di Maria Carta a ricordare l’importanza delle proprie radici.