Dopo il timore della nube tossica, arriva la conta dei danni e la valutazione su un possibile inquinamento ambientale. Il vasto incendio che ha distrutto il capannone sede delle aziende Inversol ed E.Ambiente ha allarmato la popolazione e le istituzioni.

Le imprese producevano materiale inquinante, vernici e additivi per benzine la Inversol, mentre E.Ambiente trattava rifiuti urbani e speciali. Una miscela esplosiva finita in un fiume artificiale insieme all'acqua utilizzata nelel operazioni di spegnimento e aspirata dalla autobotti messe a disposizione da Syndial, Matrìca e Versalis.

Intanto questo pomeriggio si è tenuta la riunione del Coc - il centro operativo comunale - del Comune di Porto Torres, un vertice convocato dal sindaco Sean Wheeler con il prefetto di Sassari Maria Luisa D'Alessandro, alla presenza dei rappresentanti di Provincia di Sassari, Capitaneria, Carabinieri, Polizia di Stato, Consorzio Industriale provinciale, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Arpas, Asl e delle aziende Versalis, E' Ambiente e Inversol.

Durante l'incontro sono state ricostruite le fasi che hanno portato all'adozione delle misure precauzionali adottate dal sindaco nella serata di sabato.

È emerso che la dispersione dei fumi dell'incendio che ha interessato il capannone nell'area industriale non ha riguardato il centro abitato, ma nella serata, per motivi precauzionali, stante le mutate condizioni meteorologiche, è stata adottata l'ordinanza sindacale precauzionale di sospensione delle attività all'aperto. Ieri sono state predisposte e inviate le richieste a Vigili del Fuoco, Arpas e Provincia di Sassari per richiedere accertamenti urgenti sulle condizioni dell'aria.

Sempre a titolo precauzionale, il sindaco ha invitato i cittadini a uscire il meno possibile dalle case in attesa dell'esito dei rilievi svolti dagli enti competenti. Ordinanza oggi revocata. Tutti gli enti hanno assicurato tutte le fasi successive di monitoraggio previste dalle norme.
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