"Io con quella storia non c'entro nulla, tanto che dopo avermi ascoltato il gip di Sassari mi ha revocato i domiciliari".

A parlare è Gabriele Mascia, che lo scorso 4 giugno è stato arrestato nell'ambito dell'indagine "Green Thumb" dei carabinieri di Sassari che ha portato a scoprire un vasto giro di produzione, coltivazione e traffico di droga.

Mascia, commerciante 60enne residente a Nuoro, tre giorni dopo è stato ascoltato dal gip. "Ho chiesto immediatamente di essere sentito dal magistrato, perché volevo spiegare la mia estraneità a tutta la vicenda".

Al centro del fraintendimento, spiega, c'era un'intercettazione telefonica, "che è stata travisata". Si parlava di un telefonino che Lucio Baltolu, uno degli indagati, gli aveva dato affinché fosse riparato in un negozio di Nuoro. Dietro quelle parole, ha detto Mascia insieme al suo avvocato, Pietro Pittalis, non c'era nessun secondo significato.

"Tanto che, una volta spiegato al gip tutto questo, gli arresti domiciliari mi sono stati revocati".

(Unioneonline/s.s.)

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