In Sardegna 105 “streghe” perseguitate: a Sorso una scultura di sabbia per ricordarle
La nuova opera di sabia dello scultore nuorese Nicola Urru è dedicata alle donne isolane che nei secoli vennero accusate di essere delle fattucchiereL’arte di saper realizzare dei simboli, disegni sulla sabbia che catturano attenzione e curiosità.
Sulla spiaggia di Platamona questa volta lo scultore nuorese Nicola Urru ha voluto imprimere l’immagine di una "strega nella terra”, la Sardegna, territorio dove nella storia si è data, come altrove, caccia alle presunte fattucchiere.
«Si ricordano 105 donne accusate di stregoneria, - dice l’artista - ritenute capaci di azioni che avrebbero danneggiato la comunità. Per fortuna le sanzioni applicate furono miti rispetto al resto d’Europa e consistevano nella confisca di averi, in qualche anno di carcere o nell’esilio».
La scultura sulla sabbia, sul litorale di Sorso, rievoca anche quel periodo storico. Un processo interessante fu quello intentato dall’arcivescovo turritano Lorca a Caterina Curcas, di Castel Aragonès, quando durante le udienze, la donna confessò di essere stata tra i bagordi con il diavolo in un bosco tra Castelsardo e Sedini. Venne condannata ad un anno di carcere e all’esilio.
Un’altra donna, Angela Calvia di Sedini, nel 1578 fu processata: confessò i suoi rapporti con il gentiluomo vestito di verde e di nero, ma spesso nudo.