L’assessore agli Enti locali e Urbanistica interviene sulla problematica degli immobili dell’Asinara di proprietà della Agenzia regionale della Conservatoria delle Coste, quindi della Regione.

«Si parla dell’Asinara come di un luogo dimenticato, ostaggio di vincoli, procedure e inerzie che durano da troppo tempo, ma la verità è che oggi abbiamo finalmente l’occasione di voltare pagina, con senso di responsabilità e piena consapevolezza del valore ambientale, storico e strategico di un’isola unica nel Mediterraneo», sostiene l’esponente della giunta Todde.

«Lo stato di abbandono degli immobili siti sull’isola – prosegue – è la conseguenza diretta di un rapporto con lo Stato che sino ad ora non è stato chiaro: i numerosi beni dismessi sono stati ceduti alla Regione, nella stragrande maggioranza dei casi, in condizioni fatiscenti».

Da ultimo è stato già previsto un impegno pari a 5 milioni di euro da parte della Conservatoria delle Coste per la riqualificazione di alcuni edifici. Inoltre, nei mesi scorsi, «è stato attivato un tavolo di confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto di sviluppo dell’Isola: a tal fine, abbiamo chiesto la riconvocazione del tavolo perché riteniamo imprescindibile porre in campo tutte le iniziative utili a consentire agli Enti territoriali di poter usufruire dei beni da questi individuati», aggiunge l’assessore.

«Ribadiamo quindi il nostro impegno a restituire all’Asinara un futuro all’altezza della sua storia e della sua bellezza: abbiamo però necessità di sapere che anche lo Stato intende collaborare in tal senso», conclude Spanedda.

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