Vertenza ancora aperta e protesta ad oltranza per i lavoratori della Quadrifoglio srl, la società specializzata nei ponteggi presso lo stabilimento Eni di Porto Torres che non ha prorogato il contratto di solidarietà previsto per 22 operai, scaduto il 22 febbraio scorso.

Questa mattina, dopo tre giornate di sciopero, i lavoratori diretti e dell’indotto, sostenuti dai sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, sono ritornati a manifestare, per la quarta giornata, davanti ai cancelli della portineria mare e centrale dell’ex Petrolchimico.

«Attualmente l’impresa rimane ferma sulle proprie posizioni», sottolineano i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Gianfranco Murtinu, Davide Tilocca e  Giovanni Tavera. «L’azienda si rifiuta di rinnovare la cassa integrazione, senza procedere nemmeno ai licenziamenti collettivi o provare a risolvere il problema con le trasferte, chiudendo tutte le possibilità di garantire una copertura retributiva ai lavoratori, ritenendo che non ci siano le condizioni per consentire alle 22 maestranze di ritornare in cantiere».

La stessa azienda Quadrifoglio ha dichiarato l’eccedenza di sette unità lavorative. Finché non si smuoverà la questione i lavoratori continueranno la protesta e, in mancanza di ulteriori sviluppi, si deciderà anche domani, mercoledì 20 marzo, di bloccare i cancelli nell'area industriale Eni. 

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