Duemila litri di idrocarburi in mare, una simulazione con un dispiegamento di forze per mettere a punto un piano operativo di pronto intervento contro gli inquinamenti marini, un documento che la Guardia Costiera di Porto Torres aggiorna sulla base di quanto previsto dal vigente Piano nazionale del Mite.

L’operazione, denominata “Pollex 2021”, ha previsto la simulazione di un intervento complesso, partito dal porto industriale e sviluppatosi al di fuori dell’area turritana, con il coordinamento della Capitaneria e il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per contrastare una minaccia ecologica costituita dallo sversamento accidentale di prodotto inquinante in mare.

Durante le operazioni di scarico di una nave ormeggiata presso il pontile liquidi dello stabilimento “Eni –Versalis” si è verificata una fuoriuscita di circa 2mila litri di idrocarburi nello specchio acqueo adiacente la piattaforma B del porto industriale di Porto Torres. L’attivazione del piano di emergenza consentiva di bloccare la discarica con la chiusura del collettore di aspirazione e il distacco del braccio di carico, un incidente segnalato alla sala operativa della Capitaneria guidata dal comandante Gabriele Peschiulli.

Con l’attivazione dei mezzi navali della Guardia Costiera e dei vigili del fuoco insieme ai servizi tecnico-nautici portuali e dei mezzi disinquinanti della società “Sardantinquinamento”, è stato recuperato il prodotto sversato attraverso le panne galleggianti e assorbenti. Inoltre si è aggiunto un altro problema rappresentato da una estesa chiazza di materiale inquinante derivante dall’esterno della diga foranea che si spingeva verso l’area marina protetta dell’Asinara e i siti della Rete natura 2000.

Allertati i comuni interessati, la criticità è stata risolta con l’impiego del battello disinquinante “Ecogiglio” dislocato a Porto Torres. 

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