In sciopero della fame da oltre due mesi nel carcere di Bancali. Domenico Porcelli, detenuto al 41 bis nella struttura sassarese da 4 anni, rifiuta il cibo dal 28 febbraio 2023 e sceglie la strada già percorsa da un altro celebre ospite della casa circondariale, Alfredo Cospito, l'anarchico che smise di nutrirsi proprio al Bacchiddu lo scorso anno.

Il 49enne pugliese, condannato dal tribunale di Matera a 26 anni e mezzo per associazione a delinquere di stampo mafioso, si è visto prorogare la misura del carcere duro il 30 gennaio di quest’anno da un decreto del ministero della Giustizia. E ora vuole protestare per una decisione che ritiene ingiusta nei suoi confronti e chiede di poter parlare con il guardasigilli Carlo Nordio, firmatario della misura.

Intanto l’improvvisa interruzione dell’assunzione del cibo ha già creato in questi due mesi e 10 giorni fenomeni di disestesie, che comportano il blocco totale o parziale dei nervi sensoriali, e Porcelli ha dovuto fare ricorso all’uso delle flebo. Le sue avvocate, Maria Teresa Pintus e Livia Lauria, hanno già presentato reclamo al Tribunale di Sorveglianza di Roma chiedendo l’annullamento del decreto di 41 bis perché mancherebbero, secondo quanto riportato nel documento, i presupposti che legittimino la scelta del dicastero di via Arenula.

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