Ha ripercorso tutte le fasi che hanno condotto all’arresto di Emanuele Sircana il testimone dell’omicidio di Mario Sedda, il 39enne ucciso a Porto Torres nella primavera del 2021.

Durante l’incidente probatorio disposto dal gip del Tribunale per i Minorenni di Sassari, Elisa Marras, il giovane si è presentato questa mattina con il suo legale, Sara Dettori, confermando quanto già dichiarato in occasione delle sommarie informazioni ai pubblici ministeri Laura Bassani, della Procura dei minori e Angelo Beccu, raccontando i dettagli e le confidenze che gli avrebbe fatto Sircana, il 20enne accusato del delitto Sedda e rinchiuso dal giugno scorso nel carcere minorile di Quartucciu.

«Ha confermato tutto quello che aveva già riferito ai pubblici ministeri, ribadendo la sua preoccupazione per le intimidazioni ricevute dalla famiglia», ha spiegato l’avvocata Dettori, al termine dell’esame.

Nell’aula del giudice per le indagini preliminari erano presenti anche l’indagato e l’avvocata della difesa, Alessandra Delrio. «Ci sono delle difformità nelle dichiarazioni del testimone rispetto alle sommarie informazioni raccolte inizialmente, che devono essere valutate», ha sottolineato il legale di Sircana, «e rispetto all’uso di sostanze corrosive gettate sul corpo della vittima, il testimone non ha dato conferma». Contraddizioni che, secondo l’avvocata Delrio, avrebbe fatto emergere lo stesso pubblico ministero, il quale ha formulato alcune contestazioni rispetto alle dichiarazioni rese inizialmente.

In aula anche l’avvocato Pietro Diaz, legale di Eleonora Sedda, sorella della vittima, e l’avvocato Costantino Biello, legale dell’ex moglie e del figlio di Mario Sedda.

Le indagini proseguono con gli accertamenti tecnici dei Ris di Cagliari sugli abiti indossati da Sedda la notte del delitto, con l’obiettivo di raccogliere maggiori indizi e prove che possano condurre gli inquirenti a trovare risposte su un delitto così efferato. 

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