Dottorato Honoris Causa dell'Ateneo di Sassari a Ilaria Capua
La scienziata: «Innalzamento delle temperature e caldo prolungato fanno proliferare gli insetti che causano le malattie»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scienziata di fama internazionale, specialista nella ricerca sulle infezioni virali trasmissibili dagli animali all’uomo e sul loro potenziale pandemico, Senior Fellow of Global Health presso la Johns Hopkins University SAIS Europe. La professoressa Ilaria Capua aggiunge un altro riconoscimento alla ricca bacheca: domani alle 11 il rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Gavino Mariotti, le conferirà il Dottorato Honoris Causa in Scienze Veterinarie.
“Sono onorata due volte. Perché è la prima volta in assoluto che l’Ateneo di Sassari conferisce questo tipo di titolo onorifico e perché nell'Orto Botanico sarà piantumato un albero in ricordo della professoressa Rina Mazzette. Una iniziativa che si inserisce nel progetto nazionale del bosco disseminato dell'associazione weTree, impegnata nella creazione di spazi verdi dedicati a figure femminili che hanno contribuito al miglioramento della società. Spero sia il primo albero di una serie”.
Professoressa Capua, in Sardegna non ci facciamo mancare niente: lingua blu, dermatite bovina, febbre del Nilo, perché l'isola è così esposta?
“L'isola è un crocevia del Mediterraneo e questo riguarda spostamenti persone e anilmali tra cui insetti. C'è anche la peste suina africana, trasmessa da zecche che però sono acari. Dobbiamo essere consapevoli che c'è più caldo e soprattutto il caldo prolungato e fuori stagione aiuta gli insetti a proliferare, un tempo erano malattie esotiche ora non più per l'Italia e appunto per la Sardegna”.
Il concetto di “Salute circolare” utilizza la multidisciplinarietà. La salute quindi non riguarda solo medicina e veterinaria?
“Il concetto l'ho ideato prima della pandemia nel 2018-19. Riconosce nei 4 elementi fondamentali acqua, aria, terra e fuoco le forze che governano la nostra salute. Quindi dobbiamo capire cosa succede agli animali da reddito, alle piante, all'acqua, all'aria, perché è tutto legato a doppio filo con la nostra salute. Incidono anche l'innalzamento delle temperature e gli incendi devastanti .che distruggono la biodiversità. Non possiamo far finta che queste dinamiche non esistano e personalmente ho da tempo il desiderio di approfondire meccanismi che sono sempre più complessi”.
Come si trova l'equilibrio tra uso degli antibiotici e risposta naturale degli organismi umani e animali?
“Esagerando con gli antibiotici si stimolano i batteri a diventare più aggressivi. Se un batterio nel 1980 provocava infezione e l'antibiotico sonmmministrato alla puerpera funzionava nel 90% dei casi, oggi funziona meno, al 60-70%. Noi dobbiamo invertire la resistenza dei batteri, soprattutto in Italia che da sola ha un terzo dei decessi europei per colpa dei batteri multiresistenti, parliamo di 10-12 mila persone”.
Cosa fare?
“Usare gli antibiotici in maniera prudente e responsabile. Lavarsi le mani due volte in più del solito e smaltire i farmaci avanzati o scaduti secondo norma e non buttandoli nell'umido e nel secco, o addirittura in gabinetto”.
Giampiero Marras
