Il ministero della Giustizia diffida la dottoressa di Alfredo Cospito a rilasciare dichiarazioni alla stampa. Con una nota inviata oggi a Flavio Rossi Albertini, legale dell’anarchico in regime di 41 bis a Bancali da maggio e in sciopero della fame da oltre 80 giorni, il dicastero di via Arenula concede la visita del medico di parte ed esterno al carcere, Angelica Milia, in settimana nel penitenziario sassarese. Ma “viene diffidata”, così riporta il documento, “a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni alla emittente radio “Onda d’urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis”.

Quella che appare una restrizione riguardante una sola testata diventa, così sembrerebbe, poi ad ampio raggio nella conclusione. “Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso potranno indurre questa A. D., a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”.

La vicenda di Cospito è divenuta di dominio pubblico per il digiuno prolungato del 55enne, che gli ha fatto perdere oltre 40 kg, deciso come forma di protesta contro il carcere duro. Un dissenso che ha portato alla visita di una delegazione Pd e del garante nazionale dei detenuti la scorsa settimana, oltre che alla mobilitazione di personalità di spicco della società civile.

Su Cospito, dopo la riqualificazione dell’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano nel 2006 come “strage contro la sicurezza dello Stato”, pende il rischio dell’ergastolo. In merito all’esplosione dei due ordigni, che non provocarono morti né feriti, Cospito si è sempre dichiarato innocente.  

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