Chiude il dormitorio inaugurato dall'amministrazione comunale neppure un anno fa nella piazza Garibaldi e gli arredi vengono distribuiti ai poveri. Non solo mobili e corredi ma anche l'impianto di videosorveglianza del progetto di "Riparo notturno", beni acquistati con risorse pubbliche che restano in capo all'associazione Mirade Porto Torres, titolare dell'affidamento del servizio.

Così, armati di solidarietà, i gestori del progetto hanno deciso di mettere a disposizione delle persone indigenti tutti i beni che si trovano depositati nelle altre due sedi dell'associazione presso la Casa delle associazioni. "Lì si trovano custoditi tutto l'arredo, corredo, vestiario, scarpe, oggettistica, giocattoli, cartoleria, libri, scarpe - spiega la presidente di Mirade, Vittoria Sechi - mentre altri oggetti si trovano al piano terra del locale di viale delle Vigne dove avviene la distribuzione del 'pasto buono' della Tirrenia e dei viveri a lunga conservazione del progetto 'né di fame né di freddo' dove abbiamo aggiunto lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, macchina del caffè e forno microonde che si trovavano presso il dormitorio".

Un patrimonio di oggetti e beni che attendono di essere donati alle famiglie in difficoltà, un numero di utenti sempre in aumento anche a causa della pandemia che ha lasciato fuori dalla struttura alcuni ospiti a seguito della chiusura di un servizio che garantiva un posto letto ad alcune persone senza tetto.
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