Ferita mortalmente dopo essere stata pescata accidentalmente con attrezzatura da palamito. È l’ipotesi avanzata dagli esperti del Crama, Centro recupero animali marini dell’Asinara, intervenuti domenica pomeriggio su segnalazione del Corpo forestale e della Capitaneria di Porto, per verificare lo stato della carcassa di tartaruga spiaggiata nell’arenile dello Scoglio Lungo, sul lungomare di Porto Torres.

Dai primi rilievi, effettuati dal medico della Asl per verificare le cause della morte, è probabile che l’animale pescato accidentalmente sia vittima di un amo da pesca che, agganciatosi nello stomaco e tirato con forza, gli ha strappato l’apparato digerente e l’esofago.

Dopo i primi accertamenti la tartaruga, in avanzato stato di decomposizione e classificata come rifiuto, su autorizzazione dell’Ufficio Ambiente del Comune di Porto Torres che domenica era stato allarmato dagli agenti della Polizia locale, è stata consegnata ad una ditta specializzata che provvederà allo smaltimento. Il centro Crama da anni opera sull’isola per soccorrere animali marini spesso vittima della pesca e delle microplastiche. 

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