Proroga dei termini di 15 giorni per l'esecuzione dello sgombero del campo rom di Ponte Pizzinnu, a Porto Torres. La richiesta è stata avanzata dal responsabile comunale della Gestione servizi sociali, Marcello Tellini, in quanto ancora non si è conclusa la procedura amministrativa per l'assegnazione dei voucher alle singole famiglie rom, risorse necessarie a trovare soluzioni abitative alternative al campo sosta.

La nuova ordinanza sindacale firmata dal sindaco Massimo Mulas stabilisce l'allontanamento e lo sgombero immediato delle cose, entro 15 giorni dalla notifica. "In caso di mancata ottemperanza al provvedimento, si procederà allo sgombero coattivo - si legge nell'ordinanza - attraverso l'utilizzo della forza pubblica, delle roulotte, case mobili, manufatti e fabbricati presenti sull'area e alla rimozione coatta delle cose presenti", e "gli oggetti rimossi saranno restituiti ai legittimi proprietari, previo pagamento delle spese di rimozione e custodia".

Nel campo di via Funtana Cherchi resta soltanto una famiglia composta da quattro persone, che attendono una sistemazione presso un'abitazione acquistata con i finanziamenti regionali, il trasferimento in una casa civile metterà fine alla situazione di degrado dell'area. All'interno e attorno al campo, cumuli di rifiuti di ogni tipo, montagne di immondizia e materiale inquinante, un bomba ecologica che ha compromesso i terreni circostanti, un'area di circa duemila metri quadri sottoposta a lavori di bonifica, una importante opera di risanamento ambientale che prevede l'asportazione di almeno i primi 10 centimetri di suolo, gestiti come rifiuti previa caratterizzazione, e il campionamento e l'analisi a 20 centimetri di profondità nell'area dove è stoccato il deposito incontrollato di rifiuti.
© Riproduzione riservata