Le 150 boe galleggianti previste nell’Area marina protetta di Alghero avranno un impatto negativo nel tessuto sociale e stravolgeranno le abitudini dei cittadini. Lo pronostica Gianni Cherchi, presidente del Marine Club. «Le boe previste», spiega, «andranno a deturpare la fotografia e il paesaggio della rada di Alghero e della Baia delle Ninfe, teatro di straordinarie manifestazioni di nuoto internazionale negli anni Novanta, ma anche la possibilità per le famiglie algheresi e non solo di godere delle bellezze naturalistiche presenti in questi luoghi come ad esempio il nuotare nelle acque cristalline della Dragunara e del Valmell, riservate ora a quei pochi che potranno ormeggiare le proprie imbarcazioni».

Gianni Cherchi
Gianni Cherchi
Gianni Cherchi

Cherchi ricorda come «Abbiamo creato un parco naturale per tutti indistintamente, con regole certe ma che non limitano la fruizione alla collettività. È incredibile che in questa città, ormai da svariati anni si continui sistematicamente a monetizzare tutto a discapito della collettività. Come, per esempio, i tavolini nei punti nevralgici della nostra città eccetera».

La richiesta di Cherchi è chiara: «Sarebbe opportuno bloccare questa follia che ricadrà sui nostri figli e riutilizzare questi fondi con progetti diversi che non impediscano ai cittadini algheresi di poter utilizzare in libertà quanto il buon Dio ci ha dato. Sarebbe ora che questa problematica così importante esca fuori dai binari dello scontro politico e diventi una lotta comune per il ripristino dei diritti di tutti».

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