Dopo un lungo e complicato intervento chirurgico, il cane che ieri è stato lanciato dal cavalcavia sul Rio Barca, ad Alghero, può dirsi fuori pericolo.

È stata la veterinaria Lucia Manunta ad eseguire l'operazione, per cercare di salvare la vita a "Calich", così è stato ribattezzato lo sfortunato animale recuperato dalle sponde dell'omonima laguna dai barracelli di Alghero, insieme agli operatori del soccorso veterinario.

Il cagnone bianco è ancora molto dolorante, probabilmente perderà la funzionalità di una zampa e dovrà imparare a camminare sulle altre tre.

L'associazione che gestisce il canile Primavera di Alghero, DNA-Randagio, ha deciso di adottare il pastore abruzzese e si è accollata tutte le spese mediche.

"Calich sta soffrendo molto - spiega Silvia Pintus, dell'associazione animalista - non ci si può nemmeno avvicinare a lui che subito piange. Avrà bisogno di tanta riabilitazione".

Il cane era stato trovato da un pescatore sportivo ieri, intorno a mezzogiorno, chiuso dentro un sacco di nylon, con le ossa e i denti spezzati. Qualcuno, dopo il massacro, lo aveva lanciato dal ponte che si trova lungo la Variante del Calich.

La compagnia barracellare di Alghero ha informato la Procura.

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