Il test sierologico è uno dei metodi per scoprire la positività o meno al Coronavirus. Ma intorno ad essi c'è anche molta discussione sulla loro attendibilità.

A parlare della questione è stato il sindaco di Bonorva, Massimo D'Agostino, che ha deciso insieme alla sua amministrazione, di non far effettuare i test, ma di lasciare libera volontà ai cittadini.

"Abbiamo ragionato - spiega il primo cittadino - su quale potesse essere l'effettiva utilità di questi test e abbiamo interpellato, per questo motivo, anche alcuni scienziati e ricercatori. In particolare, con alcuni di questi ultimi, avevamo convenuto sulla corretta utilità di questi test, ovvero la realizzazione di imponenti campagne al fine di individuare la reale incidenza del contagio su intere popolazioni nel tempo, senza però attribuire a questi test alcuna dignità diagnostica".

"Abbiamo ritenuto di non procedere con l'effettuazione dei test sierologici, poiché, appunto, la riteniamo non effettivamente corrispondente alle esigenze di prevenzione e di diagnosi che in questo momento la Comunità richiede. In particolare, riteniamo che non sia uno strumento in grado di rivelare l'effettiva situazione e lo stato del contagio".

"Io aspetto con ansia - conclude il primo cittadino - che la Regione adotti un sistema più diffuso e organizzato, per quanto riguarda l'effettuazione dei tamponi o che questi possano passare anche alla gestione privata. Infatti, pur realizzando che in quest'ultimo caso la sanità pubblica in questo settore potrebbe clamorosamente fallire, bisognerebbe però tenere conto che realizzare velocemente e con puntualità un valido sistema di utilizzo del tampone come mezzo di contrasto alla diffusione del virus sarebbe, a mio parere, un'ottima arma, certamente più valida dei test sierologici".
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