L’auto del sindaco di Bono Michele Solinas è stata data alle fiamme questa notte, mentre era parcheggiata sotto casa.

È stato lo stesso primo cittadino ad accorgersi dell’incendio, quasi sicuramente di origine dolosa. Solinas è stato svegliato intorno alle 4 del mattino dallo scoppio di uno pneumatico, quando la sua Audi A4 era già completamente avvolta dalla fiamme.

Sul posto, allertati dal sindaco, i Vigili del fuoco, che hanno stilato una relazione sull’accaduto.

«Attendo di conoscere quanto scritto nel documento ma non ci sono dubbi che il rogo sia doloso e che sia riconducibile alla mia attività di amministratore», afferma Solinas, dicendosi «molto amareggiato e rattristato per quanto accaduto».

«Non ho nemici e svolgo il mio incarico nell'esclusivo interesse della comunità. Di sicuro andrò avanti nel mio mandato e non mi faccio fermare da questi atti che, secondo me, sono di singoli», continua.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

«Ferma condanna» è stata espressa dal governatore Christian Solinas: «Esprimo la massima solidarietà e vicinanza, mia e di tutta la Giunta, al sindaco di Bono Michele Solinas per il gravissimo attentato subito, gesto ancor più vile perché commesso contro chi ogni giorno è impegnato a lavorare con dedizione per il benessere della propria comunità».

«Contro questi atti criminali – continua il presidente della Regione – serve la più ferma condanna da parte delle istituzioni e di tutti i sardi, e il totale supporto alle forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza nel territorio, con l’auspicio che i responsabili del gesto vengano al più presto individuati».

Al primo cittadino è arrivata la solidarietà del presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana: «Non poteva esserci risveglio peggiore. Stamattina presto sono stato avvisato dell’attentato al sindaco di Bono. Nella notte, una mano criminale, ha incendiato l’auto del sindaco sotto la propria abitazione. Ancora una volta un sindaco, un amministratore comunale è fatto oggetto di un vile attentato. Personalmente e a nome di Anci Sardegna esprimo a Michele — con cui ho già parlato stamattina — la totale vicinanza a lui, alla sua famiglia, ai suoi collaboratori e alla comunità che non merita un simile sfregio».

Sull’episodio è intervenuto anche il deputato Pd Silvio Lai: «La Sardegna è tra le regioni più colpite dal fenomeno delle minacce agli amministratori, occorre investire in prevenzione e sicurezza. Questo è solo un nuovo episodio di una lunga serie. Ho parlato al telefono con il sindaco Solinas a cui ho espresso la solidarietà mia personale e del Pd esortandolo a resistere alle intimidazioni e proseguire nella sua strada di buona gestione della sua comunità che deve stringersi unita attorno ai suoi amministratori».

«In Sardegna sempre più paesi ogni anno rischiano di restare senza amministratori  e sindaci e di essere commissariati», commenta Paola Secci, presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna. «Non è un caso fortuito», evidenzia, aggiungendo che l’attentato al sindaco di Bono «è un duro colpo che viene inferto a tutti noi».

(Unioneonline/L)

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