Blocco ai cancelli della portineria a mare, all’ingresso dello stabilimento industriale Eni di Porto Torres. I lavoratori della Quadrifoglio Srl, la società specializzata nella realizzazione di ponteggi, hanno manifestato contro “le inaccettabili proposte, avanzate dall’azienda, che ci obbliga ad andare in trasferta senza specificare per quanto tempo e senza nessuna garanzia di rientro nel sito. Questo è un tentativo di indurci al licenziamento”.

Nei giorni scorsi sette dei 22 operai (26 il totale dei dipendenti), impiegati dalla società Quadrifoglio negli appalti esterni di Versalis, hanno ricevuto una lettera che comunica la loro “trasferta al buio” presso gli stabilimenti presenti in Lombardia e in Liguria.

“La preoccupazione è che queste trasferte nel tempo rischiano di trasformarsi prima in trasferimenti definitivi e poi in licenziamenti” evidenziano il segretario generale Filctem Cgil, Gianfranco Murtinu, il segretario regionale Uiltec –Uil Giovanni Tavera e il vice segretario Femca Cisl, Antonio Manca. “Decisioni che non tengono conto di particolari condizioni di disagio e di salute familiare vissute dai lavoratori che impongono ad alcuni di loro di rinunciare al lavoro”. L’origine di tutti mali è il calo drastico dell’attività produttiva nell’indotto, una contrazione del lavoro sempre più crescente per mancanza di investimenti nell’area industriale che, seppure considerata sito produttivo, registra un continuo esubero di personale e di tagli di posti di lavoro.  La proposta del sindacato è di evitare le trasferte reimpiegando gli operativi nelle tre società Eni, quindi oltre alla società Versalis "complice di questa situazione", anche negli impianti di Matrìca ed Eni Rewind. 

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