"Andiamo via": chiude un altro grande negozio cinese a Porto Torres
Il coronavirus ha dato una mazzata definitiva all'attività commerciale di una piccola famiglia cinesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La bambina gioca ignara con un pallone di gomma all'interno del grande negozio, all'entrata di Porto Torres in via Sassari. Sua madre, nata in una città a 300 km da Pechino, gestisce l'attività in cui si vende parecchia mercanzia. La giovane donna sorride con gentilezza ai pochi clienti che entrano.
"Non abbiamo nessuna paura, sono brava gente", esclama un'anziana signora turritana che ha appena comprato una coperta verde. Poi aggiunge con saggezza: "Il coronavirus è una disgrazia che colpisce tutti, dobbiamo essere uniti anziché prendercela con chi non ha nessuna colpa".
Porto Torres è una città post industriale, disoccupazione dilagante. Chi gestisce un'attività commerciale è solo da ammirare per il coraggio. L'offerta, per la grave situazione economica, forse è eccessiva e i soldi sono sempre di meno. Già in una fase normale è difficile, figuriamoci col coronavirus. Perciò la famiglia cinese ha deciso di andarsene, in punta di piedi, senza disturbare, come del resto è costume di questo popolo.
"Tutto al 50%", recitano le scritte all'interno del negozio. Tra qualche settimana probabilmente rimarranno poche cose o forse niente. La piccola famiglia cinese abbandonerà anche la città. Rimarrà un grande magazzino vuoto, molto difficile da affittare.