È stata inaugurata questa mattina la nuova sede della Curia diocesana di Alghero-Bosa, edificata sul precedente stabile alle spalle dell’ex Seminario diocesano di via Sassari, negli spazi che un tempo ospitavano le suore collaboratrici dell’Istituzione formativa. Alla cerimonia, presieduta dal vescovo Mauro Maria Morfino, hanno preso parte il vescovo di Tempio-Ampurias Roberto Fornaciari, diversi sindaci del territorio, tra cui quello di Alghero, Raimondo Cacciotto, insieme alle autorità civili e militari, a una rappresentanza del clero e a numerosi fedeli.

L’edificio, progettato dagli ingegneri Gianpaolo Sanna e Marco Soggiu e dall’architetto Mario Gesu, su indicazione del direttore dell’Ufficio tecnico Marcello Demartis, si sviluppa su quattro livelli: un piano interrato con l’Archivio Corrente, un piano terra con accoglienza, sala riunioni e Cancelleria, un primo livello con l’Ufficio del Vicario generale e un secondo piano con l’Ufficio del Vescovo. Costruita con materiali ecocompatibili, la struttura è dotata di pannelli fotovoltaici e di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane.

«La nuova sede – ha spiegato l’ingegner Sanna – è oggi più centrale e facilmente accessibile rispetto alla precedente nel centro storico, superando i limiti di traffico e parcheggi».

Il vescovo Morfino ha sottolineato come la nuova Curia risponda all’obiettivo di una pastorale integrata e sinodale, «una casa tra le case, luogo di ascolto e collaborazione», realizzata grazie a un lungo percorso condiviso con i consultori e gli organismi diocesani. Il progetto, costato 1,5 milioni di euro, è stato finanziato al 75 per cento dalla CEI con i fondi dell’8x1000, oltre che da risorse diocesane e lasciti di sacerdoti. La Curia manterrà un legame diretto con la futura Cittadella della Carità di via Giovanni XXIII, destinata a ospitare le opere segno della Caritas diocesana.


 

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