Sardegna è la regione più “verde” d’Italia. Non c’entrano però ecologia, ambiente e paesaggio. Il verde è infatti quello che identifica la marijuana nell’ultimo rapporto diffuso dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che ricorre il 26 giugno.

Nella relazione 2023, dove vengono snocciolati i dati dell’anno scorso sulle attività della Polizia di Stato nel contrasto al narcotraffico, l’Isola è il territorio italiano che nel corso del 2022 ha fatto registrare il quantitativo maggiore di marijuana sequestrata: 14.783 chili, dunque quasi 15 tonnellate. Numeri inferiori rispetto alle oltre 23mila tonnellate sottratte al mercato dello spaccio nel 2021, ma comunque enormi.

Non solo: la Sardegna è anche – assieme a Calabria e Sicilia – la regione dove maggiormente avviene la cosiddetta produzione outdoor, ovvero la coltivazione in “piantagioni” illegali. Le piante sequestrate lo scorso anno dagli agenti sono state 35.607. Anche questo caso dati in calo rispetto al 2021, ma comunque eloquenti. 

A livello nazionale, evidenzia il rapporto DCSA, nel 2022 si è registrato un “record assoluto” dei sequestri di cocaina: più di 26 tonnellate, con un aumento del 22%. In Sardegna i carichi di “polvere bianca” intercettati dalla Polizia sono stati pari a 128 kg. 

Ma la Sardegna è ai vertici della “classifica” anche per quanto riguarda i sequestri di droghe sintetiche: l’Isola è infatti al sesto posto tra le regioni, con quasi 5 kg confiscati in dodici mesi

Per quanto riguarda le altre sostanze illecite, la Polizia di Stato dell’Isola ha sequestrato in un anno anche 6 chili di eroina e 137 chili di hashish. 

A livello regionale, infine, le persone segnalate all’autorità giudiziaria per droga sono state 737, mentre, sempre nel 2022, mentre i decessi legati all’abuso di sostanze stupefacenti sono stati 16, il dato più alto dal 2020. 

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