Nelle carceri isolane, su 1.968 detenuti, di cui 24 donne, 1.014 sono sardi. Per il resto si tratta di 411 persone di nazionalità straniera e 543 provenienti dalla Penisola.

I dati del ministero – e relativi al 31 dicembre 2021 – restituiscono la fotografia di una Sardegna che “sembra confermare ancora una volta – commenta Maria Grazia Caligaris di Socialismo Diritti Riforme - la condizione di una Sardegna ‘isola carcere’ nel Mediterraneo”.

"Nel 2021 – prosegue sono entrate nelle carceri sarde dalla libertà 674 persone, 109 straniere (44 donne - 14 straniere). Nei nostri Istituti Penitenziari ci sono prevalentemente detenuti celibi/nubili, sono infatti 732, mentre quelli che hanno contratto matrimonio sono 587 e i conviventi 189. Minore la presenza di separati (81), divorziati (63) e vedovi (12). Dai dati dello Stato Civile risulta altresì che 328 hanno 2 figli, 268 solo 1 ma 195 ben 3 figli. Soltanto 21 ne hanno 5 e hanno oltre 6 figli 4. Significativo il dato sui titoli di studio non rilevati per 781 persone. Risultano infatti 19 laureati a fronte di 20 analfabeti. 153 sono diplomati ma sono 947 quelli provvisti di licenza Media o Elementare".

Mentre, per quanto riguarda l’età dei detenuti, il quadro non è rasserenante: “Oltre il 50% (1013) ha un'età compresa tra i 45 e gli oltre 70 anni. Il 35 % invece dai 18 e i 44 anni. Lasciano perplessi i dati posti agli estremi. Sono infatti 4 (1 straniero) i giovani tra i 18 e i 20 anni nelle carceri sarde e 54 (2 stranieri) quelli che hanno superato i 70 anni. Situazioni limite - osserva Caligaris - che avrebbero necessità di un approfondimento che potrebbe chiarire le circostanze della loro permanenza dietro le sbarre".

Quelli in attesa di giudizio sono 234.

"Il 2022 però – mette in guardia Caligaris - fa registrare fin dal primo mese un aumento di ristretti nelle carceri dell'Isola. In un mese sono passati da 1.968 a 2.000 con due strutture penitenziarie in sofferenza. Si tratta di Case di Reclusione destinate a detenuti dell'Alta Sicurezza prevalentemente ergastolani. Nello specifico Oristano-Massama (272 presenze per 259 posti) e Tempio Pausania (171 per 170) oltre il limite regolamentare. In un momento in cui il Covid continua a dilagare con quarantene per tutto il personale e chiusura delle attività trattamentali e in parte dei colloqui – conclude -, anche i numeri ‘piccoli’ non lasciano tranquilli".

(Unioneonline/s.s.)

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