La Sardegna “costretta a pagare scelte sbagliate compiute in passato, dai tagli indiscriminati alla sanità al blocco del turn over che ha determinato una gravissima carenza di personale”.

Dopo Nieddu, interviene anche Christian Solinas sull’emergenza della sanità sarda al collasso, e si assolve.

Rimediare a questa situazione, osserva il governatore, “è impresa difficile anche per via della scelta, anch’essa sbagliata, del numero chiuso nella facoltà di Medicina”.

Solinas lancia un appello all’esecutivo: “Sospenda immediatamente il numero chiuso in Medicina per poter programmare l’incremento dei medici. Se oggi non abbiamo un numero sufficiente di sanitari è perché il sistema universitario non ne ha messi in campo in numero necessario”.

“Troppi anni di tagli di cui oggi paghiamo il conto”, evidenzia Solinas.

Il commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi sottolinea che in tanti hanno rinunciato: “Da ottobre 2020 ad oggi su 8.090 chiamate registriamo 3.348 rinunce”. Tuttavia “stiamo invertendo la tendenza. Dal 2019 al 2021 il personale è diminuito di 3.389 unità, ma dal 2020, da quando sono in carica, si rileva un incremento di 460 unità”. Per la precisione dai 14.993 di ottobre 2020 ai 15.463 del 31 ottobre 2021.

Attualmente, ha fatto sapere Temussi, sono previste 134 procedure per il reclutamento del personale: 65 concorsi, 68 selezioni, una manifestazione di interesse permanente per incarichi libero professionali e mobilità per 166 posti.

(Unioneonline/L)

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