San Priamo, un villaggio costruito nel periodo fascista. Ospitava gli operai chiamati a bonificare le aree paludose del Sarrabus. Lavoro duro, ma per fortuna, salario e case sicure. Quelle caratteristiche abitazioni raccontano ancora oggi la piccola grande storia di San Priamo, al quarantesimo chilometro della vecchia Orientale sarda, da sempre borgata turistica del Comune di San Vito. La porta del Sarrabus. Da una parte si prosegue verso Muravera. Dall'altra, si va al mare. Una posizione strategica. Ora quelle case del villaggio saranno ristrutturate per ospitare centri commerciali, uffici turistici, un museo, un centro di informazione turistica. Il tutto, attraverso il cosiddetto "Contratto di quartiere".

Oggi queste piccole abitazioni sono di proprietà del Comune di San Vito che anni fa le ha avute dalla Regione alla simbolica cifra di mille lire. Sono abitate da agricoltori, impiegati, pastori, pescatori. Ci abitano ma non vantano alcun diritto di proprietà. O quantomeno non c'è chiarezza assoluta in merito. Il Comune non ha mai avuto alcuna intenzione di sfrattare nessuno. Ha puntato invece su un "Patto-comune" con gli inquilini. Da spendere ci sono due milioni e 800mila euro ed i lavori sono stati gi appaltati.

L'INTERVENTO Utilizzeremo questa somma - dice il sindaco Patrizio Buccelli - per sistemare le vecchie case degli anni Trenta e per costruire nuovi alloggi attorno al villaggio, da consegnare agli inquilini che cederanno le case storiche della borgata. Nei programmi del Comune, un intervento a doppia portata: recuperare il passato per proporlo oggi come detto per fare turismo e mettere gli attuali inquilini nelle condizioni di vivere in condizioni migliori. 

Un'operazione che dovrebbe tornare a vantaggio loro e del Comune. San Priamo - chiude Buccelli -  deve avere un ruolo strategico nel futuro del Sarrabus. Le strutture turistiche sono già presenti. L'albergo, ristoranti, l'ostello della gioventù, il market. E poi, le chiese, quella parrocchiale, e quella storica sul colle e le strade di comunicazione a mare. Siamo a pochi minuti da Feraxi e da Costa Rei. Un'occasione unica per rilanciare la borgata.

I NUMERI Il villaggio è stato edificato tra il 1926 e il 1932. Si estende per circa 15mila metri quadrati. Ci vivono 114 persone. Di queste, 46 risultano residenti nelle abitazioni oggetto dell'intervento;i nuclei familiari del quartiere sono 45 di cui 16 sono residenti nell'area interessata al progetto "Contratto di quartiere".
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