Rivoluzione per gli allevatori sardi, cambia il metodo di identificazione degli agnelli di Sardegna Igp.

Un sistema che soprattutto all’inizio può apparire più complicato, ma che garantisce più sicurezza nella tracciabilità e un più efficiente contrasto alle contraffazioni.

Il nuovo strumento permetterà l’identificazione, con esatta rintracciabilità, dell’allevamento di provenienza e del percorso dal produttore al consumatore. Gli allevatori ora dovranno identificare i propri agnelli individualmente e non più per partita, se vogliono usufruire del premio accoppiato.

Con il decreto ministeriale del 23 dicembre 2022, infatti, l’Italia ha recepito il regolamento Ue (valido dunque per le produzioni di tutta Europa), che prescrive l’identificazione individuale degli ovini che percepiscono il sostegno accoppiato.

«Senza questo nuovo sistema di identificazione – spiega Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di Tutela dell'Agnello di Sardegna – sarà sempre possibile continuare a vendere i propri agnelli sotto il marchio Igp, ma non sarà possibile accedere al sostegno accoppiato».

«Come accadde quando il documento di trasporto degli ovini divenne da cartaceo a digitale, ogni novità nella gestione burocratica aziendale è normale possa creare preoccupazione - spiega Battista Cualbu, presidente del Contas -. Questo è un sistema che può sembrare complicato all'inizio, ma si tratta solo di rodarlo. Anche stavolta il cambiamento richiederà lo sforzo degli allevatori ma è una novità che alla lunga non potrà che portare benefici, perché dà un ulteriore sicurezza nella identificazione delle carni ed è quindi a favore degli allevatori stessi, e degli stessi consumatori che grazie a questo sistema vedono rafforzate le misure di controllo della filiera».

(Unioneonline/L)

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