In Sardegna più di 154.200 tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state sottratte alla discarica e conferite a CONAI nel 2022 (ultima rilevazione disponibile) grazie agli accordi sottoscritti tra i Comuni della Regione e i Consorzi di Filiera di CONAI. Una quantità di rifiuti che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per oltre tre volte la tratta stradale Cagliari-Ginevra, tenendo conto anche del tratto di mare tra Olbia e Livorno da coprire in nave.

Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi.

Per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, nel 2022 CONAI ha trasferito ai Comuni della Sardegna oltre 25 milioni e 820.000 euro, così come previsto dall’Accordo Anci-CONAI vigente. Una cifra in leggera crescita rispetto ai 25 milioni e 559.000 euro conferiti nel 2021.

I dati si inseriscono in un quadro regionale che si mantiene positivo.

«La Sardegna differenzia più del 75% dei suoi rifiuti urbani, come mostrano gli ultimi dati forniti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale», afferma Luca Piatto, responsabile CONAI dei rapporti con il territorio. «Una percentuale che permette alla Regione di piazzarsi al secondo posto nella classifica delle più virtuose a livello nazionale. Tutte le province superano abbondantemente il 70% di differenziata, e la cultura ambientale di una raccolta differenziata ben fatta sembra diffusa. L’intervento di CONAI sul territorio regionale, nel corso del 2022, è rimasto sostanzialmente stabile. Ma i corrispettivi che il Consorzio ha riconosciuto ai Comuni sardi sono lievemente cresciuti, segno che la qualità della raccolta differenziata fatta dai cittadini è migliorata: gli abitanti della Regione differenziano bene e in linea generale hanno commesso meno errori».

Secondo gli ultimi dati ISPRA, le province più virtuose sono quelle di Oristano e di Nuoro: entrambe sfiorano l’80% di raccolta differenziata (79,7% e 79,4% rispettivamente).

Dai cittadini della provincia di Oristano arriva a CONAI un pro-capite di quasi 96 kg di imballaggi correttamente differenziati (nel 2021 erano 89,6 kg); dai cittadini del Nuorese quasi 100 kg di imballaggi (stabili rispetto al 2021).

Medaglia di bronzo al Sud Sardegna, che supera il 78,5% di differenziata. Secondo l’ultima relazione CONAI, è di oltre 100 kg di imballaggi il pro-capite arrivato al Consorzio dai cittadini della provincia.

«Con il 71,5% di imballaggi riciclati, l’Italia è già leader in Europa in questo ramo dell’economia circolare» commenta Piatto. «Al raggiungimento di questo risultato contribuiscono tutte le Regioni: l’impegno dei cittadini è essenziale. La Sardegna si conferma una Regione molto virtuosa, ma occorre proseguire in questo

sforzo, che richiede continuità, e prestare sempre maggiore attenzione alla qualità della raccolta: piccoli errori di conferimento compromettono grandi quantità di materiale che potrebbe rinascere attraverso il riciclo». Fra le raccomandazioni di CONAI a questo proposito, «gli scontrini devono essere buttati nell’indifferenziato. Si tratta infatti di carta chimica, non riciclabile», spiega Luca Piatto.

«Con la carta non vanno nemmeno carta oleata e carta da forno. Gli imballaggi in plastica vanno sempre svuotati, e le bottiglie vanno schiacciate per il lato lungo, e non dall’alto in basso. Il cristallo, poi, non va conferito con il vetro: contiene piombo, e pochi frammenti di cristallo compromettono grandi quantità di vetro riciclabile».

(Unioneonline/l.f.)

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