Vescovo caccia il fotografo dalla Chiesa: "Imbroglione". Lui: "Umiliato"
L'attacco del vescovo di Nuoro durante la celebrazione delle cresime. Il fotografo "reo" di qualche scatto sull'altarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Non mi piacciono gli imbroglioni". L'attacco inaspettato di monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro, è arrivato mentre nella chiesa di Sant'Ignazio a Esterzili era in corso la celebrazione delle cresime: vittima, il fotografo incaricato di immortalare la cerimonia, responsabile di aver scattato immagini anche quando non avrebbe dovuto, mentre i sette ragazzi salivano sull'altare per scambiarsi il segno di pace. Costretto a uscire, Matteo Boi, 35 anni, ora dice di aver "sbagliato" ma anche di essersi sentito "umiliato". Il vescovo a sua volta sostiene di essere stato "irruento" ma di pretendere il "rispetto" degli accordi. Alla fine il fotografo ha proseguito il lavoro.
I FATTI - L'episodio è avvenuto domenica scorsa alle 10.30. Le famiglie dei sette ragazzi si erano accordate per dare a Boi, fotografo locale, l'incarico di immortalare i propri figli durante il rito. Prima dell'inizio della messa il vescovo lo ha voluto incontrare per accordarsi su modalità, tempi e spazi in cui agire. È andato tutto bene fino all'episodio dell'altare. Il professionista, pur non autorizzato, ha iniziato a scattare. Il vescovo non l'ha presa bene e lo ha fatto uscire dalla chiesa.
IL FOTOGRAFO - "Ho sbagliato, non dovevo fare le foto in quel momento", ammette Matteo Boi, "però mi era sembrato importante immortalare quella stretta di mano. Monsignor Mura se l'è presa e mi ha invitato ad andare fuori dicendomi, con un tono poco piacevole, che non gli andavano a genio gli imbroglioni. Non credevo alle mie orecchie, infatti ha dovuto ripetermelo più volte perché io non mi sono mosso". Tra lo sgomento dei presenti, il fotografo è uscito: "L'ho fatto perché non volevo rovinare la festa. I genitori erano quasi pronti ad andare via ma non sarebbe stato giusto, quindi a malincuore sono andato via. Mi sono sentito umiliato. La reazione è stata esagerata".
Una scena "antipatica" anche secondo Vanessa Boi, 27 anni, madrina di Giada: "Matteo ha commesso un errore, ma i modi e i toni utilizzati da un uomo di Chiesa che dovrebbe accogliere e non allontanare non sono stati eleganti".
IL VESCOVO - Monsignor Mura ridimensiona però l'accaduto: "Sono stato sicuramente irruento, ma voglio essere corretto ovunque e chiedo sempre rispetto. Ho chiesto scusa ai genitori e al ragazzo, che è stato richiamato dal parroco per fare tutte le foto che voleva".
Francesca Melis