Due uomini di 47 e 28 anni, padre e figlio, sono stati identificati e denunciati come i responsabili di una truffa compiuta ai danni di una donna a Quartu Sant’Elena.

La vicenda ha avuto origine la mattina di lunedì, quando la donna ha raccontato ai poliziotti del commissariato locale che mentre percorreva la litoranea in direzione di Villasimius, dopo aver sentito un piccolo colpetto sulla sua auto ha notato due uomini a bordo di un SUV suonare ripetutamente il clacson ed azionare i fari abbaglianti con il chiaro intento di invitarla a fermarsi.

Una volta accostata è avvicinata dal conducente che, dopo averla accusata di avergli infranto lo specchietto retrovisore anteriore sinistro, le chiedeva a titolo di indennizzo la cifra di 70 euro affermando che la proposta era vantaggiosa anche per lei in quanto non faceva aumentare il premio assicurativo.

La donna quindi, intimorita dalla veemenza dei due, ha prelavato la somma richiesta per poi consegnarla al truffatore.

Solo dopo la donna si è resa conto di quanto accaduto e senza perdere altro tempo si è rivolta alla Polizia dove gli agenti del Commissariato, avendo avuto il modello e la targa dell'auto oltre alla descrizione dei due uomini, sono risalti in brevissimo tempo all'identificazione di padre e figlio, rispettivamente di 47 e 28 anni, già noti per essere stati responsabili di analoghi raggiri.

Accompagnati negli uffici del Commissariato, dopo aver restituito il denaro estorto alla legittima proprietaria sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di truffa in concorso.

A carico dei denunciati è scattata, a firma del Questore di Cagliari, anche la misura di prevenzione del rimpatrio nei rispettivi comuni di residenza con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel Comune di Quartu Sant'Elena per la durata di tre anni.

(Unioneonline/v.l.)

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