“Aiutateci per aiutarvi”. È lo slogan dell’incontro informativo di sensibilizzazione sulle truffe che si è tenuto nella chiesa parrocchiale di Senorbì su iniziativa della stazione dei carabinieri del centro della Trexenta. “È stata un’importante occasione per illustrare alla folta platea dei presenti il lavoro svolto dall’Arma sul territorio e soprattutto illustrare tecniche e modalità utili alla prevenzione delle truffe”, ha detto il luogotenente Roberto Ravagnan, comandante della stazione dei carabinieri di Senorbì. 

L’incontro è stato organizzato grazie alla collaborazione tra l'Arma dei carabinieri, la Parrocchia Santa Barbara, la Diocesi di Cagliari e l’amministrazione comunale di Senorbì. Il luogotenente Ravagnan, introdotto dal parroco don Giancarlo Dessì e dopo i saluti del sindaco Alessandro Pireddu, ha spiegato le varie tipologie di truffe in cui si può incorrere dando delle indicazioni preziose su come evitarle raccontando anche vari episodi interessanti, conditi di dettagli, su alcuni raggiri realmente accaduti e sulle indagini che hanno permesso di smascherare i colpevoli. 

Tra i raggiri più frequenti ci sono l’ormai antichissima truffa dello specchietto (il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto da una vettura in marcia, in modo da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno), i carabinieri finti a casa degli anziani e le false banconote. “Quando bussano alla porta uomini in divisa, in caso di dubbi sulla loro identità è importante chiamare subito il 112”, ha avvertito Ravagnan che, al termine, della sua accurata spiegazione delle tecniche maggiormente utilizzate dai truffatori, ha chiarito ulteriormente i dubbi dei presenti rispondendo alle domande arrivate dal pubblico. Si è parlato anche degli accorgimenti che possono fare da deterrente per i malintenzionati, come ad esempio gli strumenti di videosorveglianza da installare davanti alle abitazioni.    

© Riproduzione riservata