Non solo vincoli paesaggistici e idrogeologici: il progetto per la realizzazione di un parco eolico tra i Monti del Gerrei è incompatibile con l’attività del radiotelescopio di Pranu Sanguni, situato a soli 2,8 chilometri di distanza in linea d’aria dal sito individuato dalla società Sedda Perdonau Wind Srl per l’installazione di 13 pale da 78 Mw. L’indicazione compare tra le osservazioni presentate dai Comuni di Dolianova, Serdiana, San Nicolò Gerrei e Sant’Andrea Frius al ministero dell’Ambiente per chiedere lo stop al progetto. Secondo indiscrezioni, per ora non confermate ufficialmente, anche l’Istituto nazionale di astrofisica (che già si era opposto negli anni scorsi all’ampliamento del parco eolico di Goni) avrebbe pronta una relazione dettagliata da inviare al Ministero.

Per ora ci hanno pensato i tecnici dei Comuni che nelle loro deduzioni sottolineano la vicinanza del sito di Sedda Perdonau al radiotelescopio, ben al di sotto della distanza minima di 4,5 chilometri prevista dalla normativa per evitare interferenze all’attività di ricerca scientifica del Srt (Sardinia radio telescope) in grado di captare segnali debolissimi dallo spazio. Uno scenario contro il quale andrebbero a confliggere le emissioni delle strumentazioni elettriche e il rumore generato da 13 pale eoliche da 78 megawatt.

Ma le criticità segnalate dai Comuni non si limitano a questo. Il principale ostacolo è rappresentato dal diritto agli usi civici che grava sui terreni comunali e ne determina, in automatico, l’inalienabilità. In quasi tutte le aree individuate dalla società Sedda Perdonau Wind srl è inoltre presente un vincolo idrogeologico e forestale.

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