Sono stati ritrovati i corpi senza vita di Stefano Bianchelli e Mario Perniciano, i sub scomparsi domenica nel mare di Villasimius, tra Serpentara e l’Isola dei Cavoli, nella zona del relitto della San Marco, nave affondata durante la Seconda guerra mondiale. 

I due erano insieme, a 106 metri di profondità e a una ventina di metri dal relitto, e sono stati individuati grazie al robot Rov a controllo remoto, dotato di telecamere, dei Vigili del fuoco.

Le operazioni sono coordinate dalla Capitaneria di Porto. Sul posto anche il cacciamine “Gaeta” della Marina militare.

Il primo corpo riportato in superficie è quello di Perniciano: l’intervento è stato effettuato con il Rov (Remote Operative Vehicle), drone subacqueo comandato via cavo dalla superficie e dotato di telecamere e pinze. È stato disposto il trasferimento a bordo della Gaeta. Le operazioni di recupero di quello di Bianchelli sono state sospese a causa delle proibitive condizioni del mare: riprenderanno domani.  

I corpi saranno poi trasferiti all'Istituto di medicina legale del Policlinico di Monserrato dove verrà effettuata l'autopsia affidata dal magistrato al medico legale Roberto Demontis che effettuerà anche un sopralluogo nel luogo della tragedia. Il professor Demontis è anche un esperto sub. In passato è stato presidente del Club sub Sinnai. L'ipotesi più credibile è che i due sub siano morti per un malore

Mariangela Lampis

Antonio Serreli

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IL RECUPERO DI UNO DEI CORPI:

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