Era forse il regalo di Natale più atteso per un gruppetto di agricoltori che, nei giorni scorsi, hanno finalmente ricevuto gli indennizzi per gli espropri subiti dalle loro aziende per fare spazio alla nuova Statale 128.

La lunga procedura per il rimborso delle aree espropriate era stata avviata molto prima della chiusura del cantiere: un iter burocratico durato cinque anni, concluso con il trasferimento degli indennizzi nei conti correnti degli aventi diritto.

Non di tutti però: per motivi tecnici e burocratici dodici piccoli proprietari terrieri della Trexenta erano rimasti a mani vuote.

Una volta sbloccato l'iter burocratico la Regione ha provveduto a effettuare i bonifici agli aventi diritto.

Sino a pochi giorni fa, quando finalmente sono arrivati i soldi.

Le cifre variavano da un minimo di 190 euro a un massimo di 6mila euro per gli appezzamenti di terra più estesi tra quelli espropriati, e non ancora pagati, per fare spazio all'asfalto della nuova Centrale Sarda.
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