Si è interrotta senza esito positivo la seconda giornata di ricerche di Davide Manca, il quarantunenne cagliaritano che risulta disperso a Monte Arcosu da quando, nella tarda serata tra sabato e domenica la sua Jeep Wrangler è stata travolta da un’onda di piena mentre cercava di guadare un corso d’acqua. 

Manca, esperto velista e skipper, era con altri sette. Avrebbero dovuto trascorrere la nottata in un rifugio dell’oasi del cervo. Ma il violento nubifragio che si è abbattuto sul sud della Sardegna ha trasformato la serata di svago in un dramma. 

Il mezzo è stato trascinato via durante uno spostamento verso un luogo che sarebbe dovuto essere più sicuro. 

Le squadre di vigili del fuoco, Soccorso alpino e speleologico, Guardia di Finanza e della Protezione civile hanno lavorato fin dalle prime ore di domenica e hanno ripreso a battere il territorio dall’alba di oggi con elicotteri, droni con rilevatori di calore e gruppi a terra: la zona delle ricerche è raggiungibile solo attraverso mezzi aerei, le strade sono state devastate dalla forza dell’acqua. 

Le operazioni sono andate avanti con la perlustrazione di entrambe le sponde dell’alveo, a partire dal punto del ritrovamento dell'auto, avvenuto ieri, per oltre un chilometro a valle lungo il torrente, in direzione della diga di Medau Zirimilis. 

Di Davide Manca, però, nessuna traccia: le squadre torneranno sul posto domani, martedì 29 ottobre. 

Enrico Fresu 

© Riproduzione riservata