È stata un'invasione colorata di oltre tremila studenti, arrivati con cinquanta pullman da tutta l'isola, quella che ha contrassegnato a Sestu la “Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, la manifestazione organizzata dall'associazione Libera, guidata da don Luigi Ciotti, assieme al Comune e al Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale.

Un appuntamento che ha mobilitato anche i giovani dell'Unione degli Studenti della Sardegna.

In contempornaea con Messina e con diverse altre città italiane, alle 11 è iniziata la lettura degli oltre 900 nomi delle persone uccise delle mafie.

A Sestu, nella città della poliziotta Emanuela Loi, uccisa nell'attentato di via D'Amelio col giudice Paolo Borsellino e gli altri uomini della sua scorta, erano presenti anche i familiari di don Graziano Muntoni e Bonifacio Tilocca, le altre due vittime sarde delle organizzazioni mafiose.

Terminata la cerimonia, a cui hanno preso parte le massime autorità politiche e militari, sul palco è salita la band sassarese Nasodoble (vincitrice del Premio “Musica contro le Mafie” 2016).
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