Rissa all’interno del carcere di Uta: alcuni detenuti hanno smontato una sedia a rotelle in dotazione a un invalido per aggredire un rivale. Per arginare la colluttazione è intervenuto un sovrintendente di polizia penitenziaria che ha rimediato una botta alla mano, con un tubo di ferro, che gli ha causato la frattura di in dito. 

La denuncia sull’ennesimo episodio di violenza arriva dalla PolPenUil, attraverso il segretario Michele Cireddu, che si trova a iniziare il 2024 con lo stesso animo che ha dominato l’anno appena trascorso, in una situazione diventata insostenibile all’interno della casa circondariale. 

«Gli aggressori hanno utilizzato delle parti di una sedia a rotelle sottraendola ad un detenuto invalido, per ricavare delle armi bianche con cui colpire un detenuto contendente», spiega Cireddu. 

«È stato provvidenziale l’intervento di un sovrintendente che ha evitato che gli aggressori procurassero gravi ferite al detenuto aggredito. Nel tentativo di bloccare l’azione violenta ha però subito un colpo di tubo in ferro nella mano che gli ha causato la rottura del dito. Sono quindi arrivati i rinforzi che sono riusciti a separare i detenuti prima che la situazione potesse diventare ancora più drammatica». 

Il poliziotto che in extremis ha evitato il peggio, è stato trasportato d’urgenza in ospedale, «dove pare gli sia stata diagnosticata la rottura di un dito della mano». 

Ormai il carcere di Uta, sottolinea Cireddu, «è diventato teatro di violenza inaudita e non si intravede una via d’uscita.  Alcuni mesi fa dopo insistenze anche della Uil, era stato allontanato un detenuto perché aveva letteralmente messo a ferro e fuoco le sezioni e a distanza di pochi mesi, scopriamo che ha fatto ritorno nell’istituto cagliaritano nonostante si fosse creata una incompatibilità con gli operatori e con gli altri detenuti».

È facile presagire quindi, per Cireddu, «che ci saranno delle altre giornate all’insegna della violenza e delle aggressioni. In tutto questo, registriamo un totale disinteresse del dipartimento e delle istituzioni per fronteggiare e risolvere quella che riteniamo sia un’emergenza-aggressioni a danno dei poliziotti». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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