Settimo San Pietro, l’ipotesi del malore dietro la morte dell'imprenditore Sandro Cocco
Una tragica fatalità, il magistrato ha disposto la restituzione della salma per i funeraliSandro Cocco
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È stata una tragica fatalità, quasi sicuramente un malore la causa della tragedia sul lavoro a Villasimius con vittima l'imprenditore di Settimo San Pietro, Sandro Cocco di 65 anni, morto ustionato dalla fiamma ossidrica sprigionata dal cannello che lui stesso stava utilizzando per ultimare un intervento di impermeabilizzazione in un balcone di una abitazione privata.
Il magistrato ha disposto la restituzione della salma alla famiglia per i funerali che si svolgeranno domani, giovedì, alle 17 nella chiesa parrocchiale di Settimo San Pietro, paese natale di Sandro Cocco, dove viveva con la famiglia. Celebrerà don Giuseppe Orrù.
Subito dopo l'incidente con la fiamma ossidrica, Sandro Cocco era stato trasportato con l'elisoccorso al Centro per grandi ustionati di Sassari dove purtroppo, domenica scorsa, è deceduto. La sua morte ha suscitato grande cordoglio a Settimo e ovunque aveva lavorato.
Ha aperto i suoi cantieri nel nord e nel sud dell'Isola, facendo grandi lavori in villaggi turistici, in grossi stabilimenti, nelle scuole, chiese, abitazioni private. Una azienda che è cresciuta nel tempo. In questo settore ha operato per 50 anni, iniziando da ragazzo, fino a diventare un maestro per serietà e onestà.