«Sa che ho un'altra ma non mi molla», «entro un mese chiudo»: i messaggi di Igor Sollai all’amante
Negli sms il movente dell’omicidio. L’autotrasportatore già a gennaio (Francesca Deidda è stata uccisa il 10 maggio) chiedeva a un parente se potesse acquistargli del cianuroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nei messaggi di Igor Sollai all’amante è racchiuso, per il pm Marco Cocco, il movente del femminicidio di Francesca Deidda, la 42enne di San Sperate uccisa il 10 maggio con diverse martellate alla testa e trovata dopo mesi chiusa in un borsone nei boschi tra Sinnai e San Vito, lungo l’ex Orientale Sarda.
È il 3 gennaio 2024, e l'autotraportatore reo confesso dell’omicidio dice in un audio alla giovane amante: «Lei ha capito che io c’ho un’altra fisso e nonostante tutto mica mi molla. Sai che tuo marito ha un’altra, è palese, ha cambiato le sue abitudini dall’oggi al domani eppure vedi che lei non fa il primo passo…Quindi per quello che ho capito mi devo muovere io in un certo modo».
Il 30 gennaio Sollai contatta un parente per chiedere se può acquistargli del cianuro, mente il 2 maggio chattando con l’amante dice che «potrebbe chiudere entro il mese». Forse si riferiva alla separazione, ipotizzano gli inquirenti.
Due giorni prima del delitto rassicura l’amante: «Possiamo organizzare un weekend assieme». E, sempre l’8 maggio, cerca su Google “come fare sparire un corpo» e “il metodo più veloce per fare sparire un corpo". E ancora, altre ricerche su come farla franca dopo il delitto e come sostituirsi alla moglie per farla dimettere online dal lavoro.
Francesca è stata uccisa alle 21 del 10 maggio, alle 22.32 Sollai sarebbe uscito con il suo corpo nel borsone. Alle 23.45 una telefonata di 4 minuti con l’amante. Prima le avrebbe scritto: «L’ho lasciata». Ma l'aveva uccisa.