Sono passati dieci anni dall'inaugurazione, ma il parco archeologico di Pill'e Mata, che racchiude le più importanti sepolture rinvenute nella campagna di scavo della necropoli punico-romana nella zona industriale di Quartucciu è ancora chiuso al pubblico.

Salvo rare occasioni, come Monumenti aperti, la struttura è off limits ai visitatori, perché mancano gli arredi.

Qualcosa però si è finalmente sbloccata. Entrando nella Città metropolitana, Quartucciu ha ottenuto un finanziamento di tre milioni di euro che servirà non solo per mandare avanti i lavori nel museo in via Pertini, ma anche per completare il parco archeologico.

L'imponente struttura sarà dotata di pannelli didattici che mostreranno il rinvenimento delle sepolture con i corredi funebri, quasi tutti perfettamente conservati: anfore, brocchette e soprattutto tantissime lucerne, circa trecento. Accese nel buio della tomba, rischiaravano il momento del commiato, con un rituale condiviso dalla comunità e consolidato nel tempo.

Di forma e colore diverso sono i veri e propri gioielli della necropoli di Pill'e Mata.
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