Quartucciu, al minorile la Giornata Solidale che unisce chef, sport e speranza
Il calcio è stato il primo ponte: una partita amichevole che ha visto in campo i ragazzi ospiti dell’istituto sfidare la squadra dei cuochiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il primo segnale che la mattina al carcere minorile di Quartucciu non sarebbe stata come le altre è arrivato sotto forma di profumo: un misto di pane caldo, erbe aromatiche e attesa.
Dall’ingresso del campo sportivo fino ai cortili interni, l’aria racconta – come sempre in queste giornate – una storia diversa, fatta non solo di regole e routine, ma di possibilità. È in questo clima che si è svolta la nuova edizione della Giornata Solidale “Chef dell’Isola”, evento diventato ormai un appuntamento fisso grazie alla Fondazione Carlo Enrico Giulini e all’Accademia del Buon Gusto.
La giornata, organizzata in collaborazione con la Direzione dell’Istituto Penale per i Minorenni, ha mescolato come ogni anno cibo, sport e convivialità per creare un terreno fertile di incontro tra i giovani ospiti della struttura e alcuni tra i più affermati cuochi sardi.
Il calcio è stato il primo ponte: una partita amichevole, sentita e combattuta, che ha visto in campo i ragazzi ospiti dell’istituto sfidare la squadra dei cuochi.
Poi, come nella migliore tradizione sportiva, è arrivato il “terzo tempo”: un pranzo speciale preparato da chef provenienti da tutta la Sardegna – compresi due stellati – affiancati da giovani dell’Istituto e dagli allievi e dalle allieve dell’Accademia del Buon Gusto.
A coordinare il lavoro, come sempre, William Pitzalis, chef del Cagliari Calcio e presidente dell’Accademia, anima instancabile dell’iniziativa.
«Esprimo un vivo ringraziamento per la riuscita della giornata e per la presenza di tanti autorevoli ospiti che hanno trasmesso vicinanza verso i nostri ragazzi e il nostro Istituto», ha commentato la direttrice dell’Ipm, Marilla Baire.
Dello stesso avviso Ilaria Nardi, presidente della Fondazione Carlo Enrico Giulini, che ha ricordato i dieci anni di continuità del progetto: «Anche stavolta è stata una grande opportunità di crescita per i ragazzi interni ma altrettanto per tutti gli esterni presenti. Una magia che si ripete quando si propone la vera cultura dell'incontro». Nardi ha poi ringraziato gli chef per il tempo dedicato e ha evidenziato la significativa presenza della Consulta della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha portato alcuni giovanissimi in visita all’Istituto.
A chiudere la giornata, le parole di William Pitzalis, che ha restituito con sincerità lo spirito profondo dell’iniziativa: «È sempre un grande onore prendere parte alla Giornata Solidale. Gli chef che arrivano da tutta la Sardegna portano passione, storie, cicatrici. Come i ragazzi ospiti del carcere, anche noi abbiamo attraversato momenti difficili. La cucina ci ha insegnato una verità importante: gli errori non sono la fine, sono un nuovo inizio».
