Un rogo ha devastato nella notte la Rcm Records, la sala prove della storica casa discografica fondata da Maurizio Casu, uno dei principali produttori musicali della Sardegna. L’incendio, causato da un cortocircuito, è divampato nei locali di via della Menta Fiorita a Flumini, cancellando in poche ore anni di lavoro, sacrifici e sogni.

A darne notizia attraverso un video sui social è stato lo stesso Casu: «Non si può più fare niente, tutto è andato distrutto», ha detto con la voce rotta dall’emozione, mentre osserva le fiamme divorare la sua creatura, punto di riferimento per tanti artisti e appassionati di musica.

L’allarme è scattato nella notte, quando il fuoco ha iniziato a propagarsi rapidamente all’interno dello studio. A scatenare il rogo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il cortocircuito in un faretto. All’interno della struttura si trovavano il figlio del produttore e alcuni amici musicisti, impegnati in una sessione di prove. Fortunatamente, tutti sono riusciti a mettersi in salvo prima che le fiamme avvolgessero gli strumenti, la sala di ripresa e tutta l’attrezzatura. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il 118. Le operazioni di spegnimento sono durate oltre due ore e solo dopo un intenso lavoro i pompieri sono riusciti a mettere in sicurezza lo stabile.

«Dello studio non esiste più nulla, ma siamo vivi, e questo è ciò che conta», ha commentato Casu, provato ma riconoscente per l’affetto ricevuto. «Grazie a Dio e a tutti per la vicinanza. Risponderò ai messaggi appena avrò metabolizzato quanto accaduto».

Sui social sono già centinaia i messaggi di solidarietà. Molti amici e colleghi hanno espresso la volontà di avviare una raccolta fondi per aiutarlo a ricostruire quello che per molti era un vero e proprio “tempio della musica”. «Non si recupererà nulla. Lo studio non era assicurato», ha aggiunto Casu. «Ma l’importante è che nessuno si sia fatto male. Le attrezzature si possono ricomprare, la vita no».

E mentre le ceneri della Rcm Records si raffreddano, attorno a Maurizio Casu si stringe una comunità pronta a sostenerlo e così quell’angolo di musica, ancora una volta, potrebbe trovare il modo di rinascere.

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