Quartu, appello al Comune dopo lo sfratto: "Abbiamo bisogno di una casa"
Luigi e Tina Cambarau dal 23 marzo scorso non hanno più un tetto sotto il quale dormire.
Dopo lo sfratto, hanno trascorso la notte in diverse piazze quartesi, sulle panchine, fino a quando la protezione civile non ha offerto loro una sistemazione temporanea nella sede di via Brigata Sassari.
Da ieri però l'incubo si è ripresentato: la ricerca di un alloggio continua.
L'amministrazione comunale nei giorni scorsi ha dichiarato di aver offerto a marito e moglie una sistemazione in un centro di accoglienza. Di aver a cuore il caso dal 2007 e non solo, di aver anche proposto un lavoro al signor Cambarau e un aiuto economico per la figlia.
Proposte che sarebbero state tutte rifiutare. Sono queste le dichiarazioni che hanno dato avvio a nuove polemiche. "Non è vero che ci è stata offerta una casa", replicano marito e moglie.