Pula, 600mila euro per completare i lavori sul Rio Mannu
L’intervento rientra tra gli investimenti del Pnrr del progetto “Resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni”(foto Murgana)
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Il tratto del Rio Mannu del territorio di Pula, tra il ponte sulla Strada statale 195 e il confine con Villa San Pietro, verrà presto messo in sicurezza: la Regione ha stanziato 600mila euro per completeranno l’opera di sistemazione del principale corso d’acqua del paese.
L’intervento rientra tra gli investimenti del Pnrr del progetto “Resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni”. I lavori, per i quali non sarà necessaria alcuna Valutazione di impatto ambientale, comprendono la realizzazione di un nuovo argine sulla parte destra, opere di protezione spondale, il taglio selettivo della vegetazione che interferisce con la stabilità delle strutture e la rinaturalizzazione delle scarpate con specie erbacee autoctone, per assicurare la stabilità idraulica e la piena integrazione paesaggistica dell’intervento.
«Questo progetto – spiega l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi – rappresenta un tassello importante della strategia regionale per la sicurezza del territorio e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Intervenire sui corsi d’acqua significa proteggere le comunità e rafforzare la resilienza dei sistemi ambientali, con soluzioni che coniugano sicurezza, sostenibilità e tutela del paesaggio».
Soddisfatto il sindaco di Pula, Walter Cabasino: «Ben vengano i nuovi finanziamenti, che renderanno sicuro anche il tratto del Rio Mannu al confine con Villa San Pietro, ma è bene ricordare come questo corso d’acqua negli ultimi anni sia stato oggetto di importanti interventi. Sono stati spesi milioni di euro per sollevare gli argini sino a sei metri e mettere così al riparo il tratto che attraversa il centro abitato».
A preoccupare i residenti, ora, è la parte finale del corso d’acqua, modificata dall’assenza di piogge importanti che permettevano al Rio Mannu di sfociare frontalmente sul mare. «Nei giorni scorsi i tecnici della Città metropolitana hanno effettuato un sopralluogo sul fiume – racconta Walter Cabasino -, durante l’incontro abbiamo evidenziato come siano necessari nuovi interventi per arginare la foce, il cui tratto finale è stato modificato dal cambiamento climatico che ha provocato uno spostamento verso il lato destro del corso d’acqua».