È durato appena un giorno lo sciopero degli ottanta lavoratori senza stipendio della Ms costruzioni, impegnati nella costruzione del corpo della diga di Monte Nieddu.

Le rassicurazioni arrivate dalla Astaldi, società madre che si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione dell'invaso commissionato dal Consorzio di bonifica, intenzionata lunedì a trasferire delle liquidità sul conto della ditta subappaltatrice, hanno convinto questa mattina i lavoratori ad interrompere la protesta.

Una pace armata, insomma, che ha fatto riaccendere i motori dei mezzi meccanici, ma che potrebbe dare vita a nuove forme di protesta se le promesse non verranno rispettate.

Sull'impegno assunto dalla committente vigilano i sindacati. "Abbiamo ricevuto comunicazione dall'Astaldi che il pagamento in favore della Ms costruzioni verrà effettuato lunedì mattina - raccontano Erika Collu e Chicco Cordeddu della Fillea-Cgil - , quindi i lavoratori hanno deciso di rientrare a lavoro già da oggi. Contestualmente nell'incontro che ci sarà il 7 giugno, chiederemo garanzie certe sul pagamento delle retribuzioni, sulla regolarizzazione della cassa edile, e sul proseguo del cantiere. Sulla base dell'esito dell'incontro si deciderà come proseguire. La Astaldi ha assunto un impegno: se i patti non verranno rispettati i lavoratori sono pronti a riprendere la protesta".

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