Oltre 90 detenuti al 41 Bis a Uta, Nordio contro Todde: «Ingiustificato allarmismo, applichiamo la legge»
Il ministro della Giustizia: «Diamo piena attuazione a un disposto normativo che era stato ignorato dalla sinistra»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Nessuno spostamento in corso, verso la Sardegna, di detenuti al 41 bis come lamentato dalla presidente Todde. E impatto sul territorio invariato, poiché rimarranno i medesimi istituti e sarà aumentata solo la capienza in attuazione di un preciso disposto normativo. Mi spiace constatare un ingiustificato allarmismo che certamente non fa bene ai cittadini italiani e prima ancora sardi».
Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, replica alle dichiarazioni rilasciate dalla governatrice Alessandra Todde, che questa mattina ha annunciato di aver inviato una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Forse non è in corso, ma il trasferimento è stato annunciato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. E, quest’estate, era stato dato per «imminente». Dovrebbe avvenire all’inizio del 2026: sono attesi oltre 90 detenuti.
«La nostra intenzione», spiega il Guardasigilli in una nota, «è dare piena attuazione a un preciso disposto normativo che la politica di sinistra ha ignorato nel tempo, compromettendo le esigenze di sicurezza tanto lamentate dai procuratori antimafia. L'art. 41-bis, comma 2-quater, O.P. dispone infatti che i detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione devono essere ristretti all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari, ovvero comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto e custoditi da reparti specializzati della Polizia Penitenziaria. Peccato che ciò non sia mai stato attuato».
«Siamo più che rispettosi della leale collaborazione istituzionale», replica ancora Nordio alla governatrice, «tanto che abbiamo posto la questione al tavolo Stato/Regioni. Nel merito, ciò che lamenta la presidente Todde attiene unicamente a valutazioni di politica giudiziaria che questo Governo intende attuare».
(Unioneonline/E.Fr.)
