Il Tar della Sardegna ha impiegato sei anni per emettere la sentenza che, sulla base di quanto stabilito dalla Corte europea per i diritti dell'uomo, considera il crocifisso espressione dell'identità culturale e religiosa dei Paesi di tradizione cristiana.

Era stata l'associazione nazionale Unione atei e agnostici razionalisti a rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l'annullamento di una vecchia ordinanza sindacale (datata 23 novembre 2009) emessa dall'allora sindaco Umberto Oppus per disporre l'immediata affissione del crocifisso in tutti gli edifici pubblici presenti nel territorio del Comune di Mandas.

Prima che arrivasse la sentenza nel paese del Trenino Verde si è votato per il rinnovo del consiglio comunale: dopo tre legislature consecutive Oppus non è più sindaco, al suo posto è stato eletto Marco Pisano che di certo non ha atteso la sentenza del Tar per appendere sul muro della sua stanza il simbolo della cristianità.

"Tempo fa abbiamo ricevuto in dono il crocifisso da Roberto Tocco, un nostro concittadino al quale l'amministrazione aveva assegnato il premio Città di Mandas per il suo impegno a favore della collettività", ricorda Pisano. "Decisi allora di non aspettare l'esito della sentenza e tenere in bella mostra il crocifisso nella stanza del sindaco come simbolo dei veri valori della nostra comunità".

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