Non si placano le tensioni all’interno della maggioranza a Monserrato. Dopo la decisione della lista civica “Monserrato in Movimento” di non togliere il sostegno alla Giunta nonostante le durissime prese di posizione nei confronti del sindaco Tomaso Locci, “reo” di aver mandato via l’ormai ex vicesindaca e assessora Maristella Lecca (sostituita da Paola Piroddi alla guida dell’assessorato all’Ambiente), il primo cittadino passa al contrattacco.

In un post su Facebook parla di “nuovi equilibri” tra maggioranza e opposizione e dice di non considerare più i due membri della lista “ribelle” Alessio Locci e Nicola Mameli, come membri della maggioranza in Consiglio comunale.

“A seguito dei tentativi di ribaltare l’esito dato dai cittadini e dalle urne nel 2019 attraverso inciuci e giochi di palazzo – scrive Locci - siamo giunti alla dolorosa consapevolezza, condivisa con il resto della compagine di maggioranza rimasta fedele agli accordi presi coi cittadini, che, dopo il tentativo non andato a buon fine del gruppo Monserrato in Movimento e nonostante le ultime dichiarazioni dei consiglieri del gruppo stesso che chiedono di poter rimanere in maggioranza, non vi siano più le condizioni di fiducia e di rispetto che possano far permanere il gruppo composto dai consiglieri Nicola Mameli e Alessio Locci all'interno della compagine di maggioranza”.

Il sindaco comunica al presidente del Consiglio comunale Piergiorgio Massidda, “l'impossibilità di considerare ancora organici alla maggioranza i due consiglieri e il gruppo Monserrato in Movimento. Secondo quanto previsto dal Tuel (Testo unico degli enti locale, nda), dallo statuto comunale e dal regolamento sullo svolgimento del Consiglio e delle Commissioni consiliari – prosegue Locci – chiediamo al presidente dell’Aula di porre in essere tutti i provvedimenti necessari per ricostituire nelle commissioni la corretta proporzione tra maggioranza e opposizione, propedeutico esclusivamente alla realizzazione del programma di mandato attraverso il quale ci siamo impegnati coi cittadini”.

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