«Anas esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e ha già avviato tutte le procedure previste in stretta collaborazione con le autorità competenti, al fine di chiarire la dinamica dell’incidente».

Questa la nota diffusa dai vertici dell’Anas dopo il tragico incidente costato la vita a Michele Fuedda, operaio 40enne di Pula. L’uomo sarebbe caduto da diversi metri all’interno del cantiere della strada statale 195bis "Nuova Sulcitana", nel territorio di Capoterra.

Fuedda, spiega Anas, lavorava per l’impresa esecutrice e «al momento dell’accaduto, il lavoratore era impegnato nelle attività di realizzazione di un cavalcavia».

Anche i sindacati hanno diramato messaggi di cordoglio. «Un’altra vittima del lavoro, ancora una volta un lavoratore metalmeccanico dipendente di un’azienda in appalto, l’ennesimo incidente mortale che questa volta si è portato via la vita di Michele Fuedda mentre lavorava nel cantiere per la costruzione della nuova statale 195», scrivono le segreterie territoriali Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil di Cagliari, richiamando richiamando ancora una volta le istituzioni a potenziare i controlli nei cantieri e nelle zone industriali.

«Le autorità competenti stabiliranno quanto accaduto e le relative responsabilità - scrivono in una nota unitaria - ma sollecitiamo sin da subito un impegno forte di tutti gli attori della salute e sicurezza del comparto al fine di bloccare tutte le attività a rischio sino alla loro messa in sicurezza«.

Nei prossimi giorni Fiom, Fsm e Uil valuteranno le iniziative da mettere in campo per tenere alta l’attenzione sul tema della salute e sicurezza, per far sì che tali tragedie non accadano più.

(Unioneonline)

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