Prima un colpo di pistola contro la donna, poi un altro con la morte dell'uomo. La perizia necroscopica eseguita stamattina dal medico legale Roberto Demontis ha confermato quello che già si sapeva.

Dietro la tragica morte dei due anziani coniugi trovati ieri mattina cadaveri all'interno della propria auto nel cortile di casa, non c'è alcun giallo. Si è trattato di un omicidio-suicidio con l'utilizzo di una pistola recuperata nell'abitacolo della stessa macchina e risultata di proprietà dell'uomo.

Benito Lai, 86 anni, ha inserito due proiettili nella sua pistola calibro 7,65 (regolarmente detenuta), si è chiuso in macchina con la moglie e l'ha freddata con un solo colpo. Poi si è ucciso con la stessa arma.

Una morte immediata col proiettile che ha raggiunto parti vitali del capo.

Un omicidio-suicidio voluto dalla coppia. Lei stava male, lui l'ha uccisa per pietà. Un gesto terribile che ha gettato nello sconforto una famiglia perbene, conosciuta e stimata.

Le salme sono state già consegnate ai familiari: i due prima di morire avrebbero espresso la volontà di essere cremati. Un testamento scritto forse pochi attimi prima della tragedia.

A scoprire le salme, uno dei familiari chiamato dalla colf che bussava inutilmente a casa. Poi l'arrivo della polizia e del medico legale, i primi interrogatori che hanno chiarito tutto in pochi minuti. Ora tutto è stato confermato dalla perizia effettuata dal professor Demontis all'Istituto di medicina legale della Cittadella universitaria.
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